Scansione 3D: Agrippina

Pietro Meloni Arte, Artec, Scansione 3D

Ho appena completato un lungo test di scansione 3D con il nuovo scanner Artec Spider, supportato dall’ultima versione (9.2) di Artec Studio.
Per provare un apparecchio destinato all’acquisizione di oggetti piccoli con intricati dettagli, mi serviva un soggetto adeguato. Così sono andato in un mercatino dell’usato, a cercare un monile o una statuetta adatto allo scopo. Tra qualche poco appropriato vaso kitch, insulse porcellane bavaresi e terribili pupazzi di Goldrake e Big Jim, ho trovato l’impolverata statuetta di Agrippina. Sebbene fosse di gesso, evidentemente destinata a qualche turista giapponese, aveva qualcosa di affascinante. Per la modesta somma di undici euro, ho portato a casa un pezzo di storia: Giulia Agrippina Augusta , sorella di Caligola e madre di Nerone.

Agrippina

L’acquisizione dell’intero modello ha richiesto 10 diverse scansioni, effettuate in pochi minuti. Successivamente, con l’ausilio delle nuove, efficaci modalità di allineamento di Artec Studio 9.2, ho “rimontato” i frammenti acquisiti per ricostruire il volume della statuetta. L’operazione è estremamente facile: il software si accontenta di un accostamento sommario tra le varie scansioni, ne elabora in modo accurato la reciproca posizione, fino a sovrapporre perfettamente le superfici. La fusione finale del materiale acquisito, necessaria per ottenere un modello unico ha messo a dura prova gli 8 Gb di RAM del mio portatile, ma si è svolta senza problemi. Qualche successivo passaggio di postprocessing (chiusura dei fori, semplificazione della mesh, applicazione delle texture che fortunatamente vengono “normalizzate” dal software), ed Agrippina era pronta. In poco più di due ore, dallo scaffale polveroso del mercatino la bellezza ipnotica dell’avventurosa Agrippina è tornata alla luce. Dalla Germania ai fasti di Roma, dall’esilio a Ponza al tentativo di assassinio da parte dei sicari di Nerone ad Anzio, alla tragica morte al lago Lucrino sono trascorsi quasi 2000 anni. Ed eccola di nuovo qui. Nel Web.

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