Artec 3D lancia un programma di permuta con 5.000 euro di sconto su Artec Leo

Pietro Meloni Artec, Scansione 3D

 
Artec Leo - Il primo scanner integrato basato su intelligenza artificiale
Artec Leo – Il primo scanner All-In-One basato su AI

Per incoraggiare la sostenibilità della scansione 3D e migliorare l’accessibilità alle tecnologie innovative di nuova generazione, Artec 3D ha lanciato un nuovo programma di permuta a tempo determinato.

Con sede in Lussemburgo, l’azienda di fama mondiale che sviluppa e produce hardware e software 3D professionali accetta ora gli scanner vecchi, usati o obsoleti di qualsiasi produttore, in cambio di un credito di 5.000 euro (o l’equivalente in dollari) sull’acquisto di Artec Leo. I clienti possono ora ottenere uno sconto sul primo dispositivo al mondo senza fili e dotato di intelligenza artificiale nel suo genere, permutando qualsiasi scanner 3D – entry level o di fascia alta, indipendentemente dal suo valore.

I clienti che approfitteranno di questa straordinaria opportunità potranno accedere ad Artec Leo e alla scansione 3D veloce e precisa che offre con uno sconto significativo. Artec Leo consente agli utenti di acquisire rapidamente gli oggetti con un livello di libertà che cambia le carte in tavola. Il display a colori di Leo porta la scansione 3D a un livello superiore, fornendo un feedback dei dati in tempo reale e liberando l’utente dai monitor del PC.

Sfruttando il supercomputer AI incorporato in Leo, gli utenti possono accelerare i flussi di lavoro di scansione acquisendo solo i dati necessari. Nel frattempo, la modalità HD di Leo scansiona anche le superfici più difficili da catturare con una risoluzione straordinaria.

L’offerta di permuta è applicabile a qualsiasi tipo di scanner, che si tratti di un dispositivo Artec 3D o di uno scanner 3D di un’altra marca. Anche la procedura è semplice. È sufficiente richiedere un’etichetta di spedizione da utilizzare per spedire lo scanner direttamente ad Artec 3D o a uno dei suoi rivenditori autorizzati.

Per gli scanner che risultano rotti o inutilizzabili, Artec 3D offre anche assistenza per garantire che lo scanner venga smaltito in modo responsabile. In questo modo, i clienti che effettuano la permuta non solo avranno accesso a un forte sconto su Leo, ma anche a una nuova modalità ecologica per smaltire le loro apparecchiature obsolete.

La promozione, valida fino al 30 giugno 2023, prevede che si possa applicare un solo sconto per ogni Leo. L’offerta riguarda i pacchetti Leo, Leo Education e Leo Premium, ma non i bundle.

Per qualsiasi domanda su questa offerta di permuta è possibile contattarci all’indirizzo info@sharemind.eu.

ShareMind acquisisce la distribuzione esclusiva degli spray opacizzanti Reflecon®

Pietro Meloni Stampa 3D

 

La nostra azienda è da tempo orientata prevalentemente verso la commercializzazione di soluzioni per la scansione Artec 3D. La diffusione degli scanner e delle loro applicazioni ha un impatto paragonabile a quello che ha avuto la fotografia nel secolo scorso. La realtà virtuale, il Reverse Engineering, il Metaverso, la repertazione di beni culturali aprono finestre di opportunità con un repidissimo ritorno di investimento. Abbiamo quindi deciso di aggiungere al nostro catalogo l’importante marchio Reflecon®,
prima azienda a sviluppare spray opacizzanti volatili a sublimazione per scansioni tridimensionali.

Indispensabili per ottenere validi risultati ed affidabili misurazioni su superfici scure, riflettenti o traslucide, gli spray evanescenti scompaiono dopo un certo tempo dall’applicazione senza lasciare traccia.

Spray opacizzanti a sublimazione Reflecon

La linea completa dei prodotti Reflecon® è disponibile sul sito dedicato www.reflecon.it.

Trasformare l’Artec Eva in un Leo? (quasi…)

Pietro Meloni Stampa 3D

 
Artec Leo ed Artec Eva

Debbo confessare che non utilizzo più molto spesso l’Eva. Lo scanner Leo è troppo comodo, specialmente quando debbo effettuare scansioni fuori sede. Una sola valigia con dentro tutto quello che occorre (praticamente, lo scanner e basta). Niente cavi. Niente laptop. Velocità più che doppia. Campo visivo doppio. Scansione in piena luce solare. Collegabile al cloud. Si, il Leo è eccezionale.
Ma detto questo, utilizzo ancora l’Eva per delle dimostrazioni, è tutt’ora il modello più venduto e comunque non tutti possono permettersi il top degli scanner hand-held Artec.
E quindi, lunga vita all’Eva.
Certo, se avesse un display…

In verità, avevo acquistato tempo fa un monitor portatile USB da 16 pollici. Non era male, ma comunque ingombrante. E poi due cavi dal laptop al monitor, un cavo dal laptop all’Eva, più il cavo di alimentazione dalla batteria portatile. Una centrale elettrica portatile. Entrambe la mani impegnate, una per il monitor (non così leggero) e una ovviamente per lo scanner. Un set un po’ scomodo, se per caso fosse necessario salire su una scala a pioli.
Così, ho cercato un’altra soluzione più “snella” per monitorare la scansione.
E perchè no? Uno smartphone!
E’ sufficiente installare una applicazione sul PC (SplashTop Streamer) e sul telefono (SplasTop Personal), , collegare il laptop alla rete WiFi hotspot del telefono e potremo immediatamente replicare lo schermo di Artec Studio Professional sul nostro smartphone. Senza cavi. Wow!
Volendo esagerare (la mia vocazione per il bricolage prima o poi salta fuori), possiamo andare oltre.
Lo scanner Eva è dotato di un attacco per cavalletto con la classica filettatura UNC 1/4″. Si può fissare una staffa porta flash allo scanner, e fissare il portatelefono alla staffa flash. Sono disponibili online svariati tipi di raccordi che possono essere utilizzati. Per chi volesse utilizzare questa soluzione consiglio comunque di tenere l'”assemblaggio” con due mani: una per lo scanner, e una per sostenere il supporto al quale è fissato il telefono.

Smartphone usato come monitor per controllare le scansioni con Artec Eva
LEAD Technologies Inc. V1.01

Costruire (facilmente) un piano rotante per scansioni 3D

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Nella scansione di piccoli oggetti, è sicuramente più comodo far ruotare l’oggetto e riprenderlo da una posizione pressoché fissa dello scanner piuttosto che girare attorno all’oggetto. I cavi ci sarebbero di impaccio, e ci troveremmo prima o poi di spalle rispetto al monitor di controllo della scansione. Decisamente scomodo.
Però per far ruotare l’oggetto, ci vuole e un piano rotante.
E’ facile ed economico procurarsene uno: è sufficiente un piano girevole di quelli utilizzati per le torte, o impiegati nei ristoranti cinesi per permettere ai commensali di accedere alle diverse salse. Da considerare quelli in legno: gli scanner Artec utilizzano molto le texture per la corretta registrazione dei fotogrammi, e il legno, dal momento che ha texture non uniformi, è l’ideale.

IKEA 900.744.83, piano girevole 39 cm., 9,95 €
(IKEA 900.744.83, piano girevole 39 cm., 9,95 €)


C’è solo un piccolo problema: se il piano è poggiato su un tavolo, probabilmente lo scanner (specialmente l’Eva, con lo Space Spider è più difficile), inquadrerà anche il tavolo sul quale il piano rotante è poggiato. Questo non è esattamente il massimo: sappiamo bene che in una scansione rotante, inquadrare uno sfondo che non gira insieme al piano è un grosso problema. In teoria, il piano rotante andrebbe collocato “nel vuoto”. In un modo, insomma, in cui lo scanner possa inquadrare soltanto il soggetto ruotante, senza alcun altro sfondo. Ma far “levitare” un piano rotante (e quello che c’è sopra) non è semplicissimo.
Per fortuna, tempo fa avevo acquistato online un supporto per un proiettore per delle scansioni in diretta durante i miei meeting online (molto comodo perché regolabile in altezza, e quando non usato occupava poco spazio). Peccato solo che il piano non girava…

Amazon GLEAM Supporto per Proiettore  Altezza da 60 cm a 100 cm. 22,94€
Amazon GLEAM Supporto per Proiettore Altezza da 60 cm a 100 cm. 22,94€

Così, ho capovolto il piano girevole di legno e smontato la base. Era semplicemente avvitata con un bullone ad un cuscinetto rotante.
“Per risolvere, dovrei riuscire a sostituire la base in legno originale con l’asta del mio supporto per proiettore….”.
Si, si può fare. Ho progettato ton T-Flex un supporto. Un cilindro con un diametro interno di due decimi maggiore del diametro dell’asta del mio supporto, e dei rinforzi che potessero meglio distribuire il carico.

Il modello del supporto, realizzato con T-Flex CAD
Il modello del supporto, realizzato con T-Flex CAD


L’ho stampato in ABS con la mia precisissima Cubicon Style ed avvitato al cuscinetto del piano girevole (dal quale avevo ovviamente rimosso la base).

Supporto per il piano rotante
Il supporto avviato al cuscinetto rotante

A questo punto, ho sostituito il piano di appoggio per il proiettore con quello rotante, fissandolo sull’asta.

Il supporto con piano rotante finito
Il mio supporto con piano rotante finito

Il gioco è fatto. Il piano funziona benissimo, è poco ingombrante e l’asta – nera – non crea alcun problema se viene inquadrata durante la scansione. Una piccola comodità in più per il mio lavoro.

Scanner Artec Leo in pronta consegna

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Lo scanner Artec Leo in pronta consegna è stato un miraggio per un lungo tempo. Il più ambito tra gli scanner hand held, che integra la più avanzata tecnologia sul mercato, ha fino ad ora avuto un solo difetto: una disponibilità in tempi biblici, dovuta al back order accumulato dalla quantità di richieste di molto superiore alle capacità di produzione.
Nell’ultimo periodo si è arrivati a quasi sei mesi di attesa dall’ordine.
Non tutti possono attendere, e noi e i nostri clienti abbiamo perso diverse opportunità. Così, ad agosto del 2020 abbiamo ordinato alcune unità, per costruire una piccola scorta ed essere in grado di garantire per i clienti più impazienti la possibilità di ottenere uno scanner Artec Leo in pronta consegna.

Scanner Artec Leo in pronta consegna
Uno scanner Artec Leo in pronta consegna? Si, è possibile!

Perchè Artec Leo

Semplice. Artec Leo è un incredibile concentrato di tecnologia, che rende il processo di scansione semplice quanto girare un video con uno smarphone.
Si, è un po’ più pesante, è vero. Perchè include una potente batteria ricaricabile e sostituibile, che dura per un intero giorno di scansione. Una sofisticatissima tecnologia che include un potente processore quad core e una GPU con 256 CUDA. Un ampio display touch screen orientabile integrato. Un capiente Hard Disk SSD capace di contenere centinaia di scansioni. Un giroscopio, una bussola, un accelerometro. Potenti capacità di comunicazione via Ethernet, WiFi, SD card e la possibilità di inviare video in streaming verso un browser esterno. Insomma, tutto, ma proprio tutto quello che è necessario per realizzare, senza la necessità di qualsiasi dispositivo esterno, straordinarie scansioni con elevata accuratezza e vibranti texture.

Artec Leo è facile da usare

Con un campo visivo di ben 160.000 cc, e la capacità di acquisire sino a 35 milioni di punti al secondo con un massimo di 80 fps, Leo non perde mai il tracciamento. Non servono target, noiosi da collocare e da rimuovere. Non è necessario calibrarlo. E’ in grado di allinare automaticamente e immediatamente sequenze di scansione effettuate sullo stesso oggetto da angolazioni diverse. Il risultato può essere controllato istantaneamente sul display, ed è possibile aggiungere altre zone che non siano eventualmente state catturate. La sorgente VCSEL consente anche la scansione in piena luce solare. Facile, come respirare. Guarda le sue specifiche.

Artec Leo superfici lucide
Scansione effettuata con Artec Leo: non ha paura di superfici lucide.

Artec Leo è preciso e accurato

Grazie alla nuova tecnologia HD, che integra sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale e Machine Learning in Artec Studio 15, Artec Leo vanta una risoluzione di ben 0.2 mm e un’accuratezza di 0.1 mm.
Caratteristiche che insieme alla insuperabile portatilità lo rendono ideale per applicazioni di automotive, reverse enginering, controllo qualità, repertazione di beni culturali, medicali etc.

Artec Leo reverse engineering
La qualità dei dati è ideale per il reverse engineering

Non perdere l’occasione di ottenere subito uno scanner Artec Leo in pronta consegna: le scorte sono limitate.

Una scansione difficile: come affrontarla

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Naturalmente, il punto di partenza per affrontare una scansione difficile è utilizzare un valido scanner e il suo software. E da questo punto di vista, nel caso in oggetto abbiamo potuto avvalerci delle più recenti tecnologie messe a disposizione da Artec 3D: il fantastico e versatile Artec Leo e lo scanner ad altissima risoluzione Artec Space Spider, supportati dall’altrettanto eccellente Artec Studio.
Ma, come vedremo, una scansione difficile resta comunque un arduo scoglio da superare anche per i migliori scanner in commercio: alcune peculiarità del soggetto da acquisire possono presentare difficoltà insuperabili con qualsiasi scanner, e richiedono la messa a punto di specifiche strategie e l’eventuale utilizzo di software di terze parti in sede di postprocessing.

 

Come è nato questo caso

Tutta colpa (o merito, semmai ne avesse qualcuno) del CoVid 19. In questo periodo di isolamento, durante il quale non erano possibili incontri di persona con i clienti, abbiamo utilizzato strumenti di meeting a distanza per le dimostrazioni degli scanner. Per uno di questi meeting, in base alle esigenze del cliente abbiamo deciso di effettuare la scansione di un kayak da pesca di circa 3 metri, pieno di minuti dettagli e superfici che facevano presagire una scansione difficile.

In prima battuta, abbiamo acquisto e successivamente processato in diretta durante il meeting l’intera imbarcazione con lo scanner Leo. Un lavoro di circa 40 minuti, che ha comunque dato un esito più che soddisfacente.

scansione difficile: Leo
Il primo risultato: la scansione del kayak montato con lo scanner Leo

In quaranta minuti non era possibile fare molto di più. Ma esaminando in seguito la scansione più da vicino, è emerso che si poteva fare di meglio. E che “fare di meglio” avrebbe richiesto la necessità di escogitare qualche “invenzione” per aggirare le insidie che si presentavano in questa scansione difficile.

Una scansione difficile: come affrontarla
Effettuando la scansione con i componenti montati, la risoluzione dei dettagli non è ottimale.

E in un periodo nel quale siamo costretti ad un isolamento forzato e un po’ noioso, come rinunciare ad una bella sfida apparentemente insuperabile?

Le difficoltà di questa scansione

La prima da considerare è la contemporanea presenza nel soggetto di elementi di grandi dimensioni con una geometria con pochi dettagli (lo scafo del Kayak), e di elementi molto più piccoli con minuti dettagli. In queste condizioni (in realtà molto comuni, si pensi alla scansione di un’auto), è praticamente impossibile utilizzare un solo scanner se si punta ad un risultato di qualità .
Impiegando uno strumento ad alta risoluzione per l’intero kayak si otterrebbe una mesh di dimensioni non processabili, e tempi di scansione biblici. Inoltre, nella parte inferiore (opera viva), la rarefazione di specificità geometriche – in relazione al limitato campo visivo di uno scanner ad alta risoluzione – porrebbe seri problemi di allineamento dei fotogrammi e conseguenti errori cumulativi in grado di pregiudicare la precisione delle misurazioni. D’altro lato, l’uso di uno scanner ad ampio campo visivo (come quello che abbiamo inizialmente usato) implicherebbe una risoluzione insufficiente per rappresentare i dettagli degli oggetti più piccoli.
Soluzione: usare due scanner diversi – nel nostro caso, Leo e Space Spider.

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Ma questo è solo il primo dei problemi di questa scansione difficile. Il secondo problema è quello dell’accesso ai vari componenti più piccoli, che per ottenere risultati ottimali dovrebbe essere acquisiti a 360 gradi. Cosa purtroppo impossibile se i componenti sono montati sullo scafo. Quindi? Niente paura. Cacciavite e chiave a brugola, e si smontano. Questo –  come primo positivo risvolto -, consente di  acquisire lo scafo (con lo scanner Leo) in condizioni ottimali, senza che la presenza dei componenti rimovibili precluda la visibilità di alcune aree.  Splendido: in pochi minuti, abbiamo finalmente la mesh lo scafo intero, senza nessuna zona “oscurata”, e con una ragionevole occupazione su disco.

Lo scafo, privo di tutti i piccoli componenti

Una scansione difficile: come affrontarla
Dopo aver smontato tutto quello che era possibile, abbiamo finalmente lo scafo pulito.

Ora possiamo procedere all’acquisizione di tutti i componenti che abbiamo smontato, a seconda delle dimensioni e dei dettagli ancora con il Leo o con lo Space Spider.
In questo, in particolare nel secondo caso, ci viene in aiuto la tavola rotante Bluetooth Artec. Il suo utilizzo è molto comodo. Quando viene avviata la scansione, la tavola viene posta automaticamente in rotazione. Nel caso si verifichi un errore di registrazione, la tavola si ferma, ruota in senso inverso finché l’allineamento viene ripristinato e automaticamente riparte. La scansione dei piccoli componenti diventa quasi un lavoro da catena di montaggio.
Perché il bicchiere nell’immagine? aiuta ad acquisire correttamente i bordi dell’oggetto, ed è quasi invisibile allo scanner, a causa del materiale con cui è realizzato. Questo ne semplifica la rimozione durante il postprocessing.

Scansione difficile: l'uso della tavola rotante per piccoli oggetti
Un particolare componente, acquisito sulla tavola rotante automatica con Space Spider

Catena di montaggio, dicevamo. O quasi. Già.
Alcuni degli oggetti sono “morbidi”. Montati hanno una forma, ma quando vengono smontati la forma è un’altra. E non si possono “ricollocare” in posizioni diverse per acquisirli a 360 gradi, perché essendo morbidi, la loro forma cambia ogni volta che vengono spostati.
Ma ormai ci siamo incaponiti, e ogni volta che si presenta una scansione difficile, anziché un fastidio diventa un piacevole stimolo a cercare una soluzione. Per la maniglia di trasporto, che prevede un elastico fissato ad un bottone sullo scafo, abbiamo progettato e stampato in 3D dei sostegni, fissandoli successivamente ad un’asta di acciaio, in modo che l’oggetto risultasse accessibile da tutte le angolazioni pur mantenendo la stessa forma di quando è montato.

Scansione difficile: possono essere necessari dei sostegni ad hoc
Un sostegno progettato per la scansione della maniglia

Scansione difficile: stampa di supporti
Abbiamo stampato dei supporti per sostenere i modelli con elementi mobili

Ah, certo, la maniglia montata ha delle viti. Così, abbiamo filettato i supporti, perché le viti dovevano essere nella stessa posizione anche nella scansione. E’ piacevole qualche piccolo lavoro di officina, quando si ha quasi sempre a che fare con modelli virtuali.

Scansione difficile: per poter collocare le viti, abbiamo filettato i supporti.
Maschiatura dei supporti

Una scansione difficile si può anche risolvere con l’aiuto di software terze parti

Insomma, ci siamo divertiti. Ma per alcuni componenti, costituiti da lunghe corde ed elastici come la linea di vita sulle fiancate e i tiranti di bloccaggio dei bagagli posti a poppa, si presentavano comunque delle ulteriori complicazioni a rendere questa davvero una difficile scansione. Non era possibile scansionarli montati, poiché ribaltando il kayak le corde avrebbero assunto un’altra posizione. E oltretutto se fossero stati acquisiti montati sarebbe stato difficoltoso scansionare con precisione anche la parte posteriore delle corde, quella a contatto con lo scafo.
Ma anche smontati i problemi non erano pochi. Da un lato, troppo oneroso ricostruire un sistema di sostegni che ne consentisse una scansione a 360 gradi. Dall’altro, anche avessimo adottato una simile soluzione, la lunghezza dei tratti di corda era eccessiva per la scansione con lo Space Spider, e avrebbe presentato difficoltà di registrazione. Ma volevamo un buon dettaglio, e la risoluzione del Leo avrebbe potuto non bastare.
Così, anche per sperimentare qualche “approccio esotico” (ci potrà succedere in futuro di dover affrontare situazioni limite), abbiamo chiamato in causa ZBrush, un potente software di scultura digitale al quale ricorriamo nei casi estremi.
Bene, per prima cosa, abbiamo “rimontato” digitalmente tutti i componenti acquisiti separatamente con lo Spider, inclusi i passanti della linea di vita e e gli occhielli di fissaggio degli elastici del “bagagliaio”.
Quindi, con la straordinaria funzione “Insert Multi Mesh” di ZBrush, abbiamo ricreato con facilità il cordame e gli elastici nelle opportune posizioni. Ci siamo concessi questa libertà, poiché comunque il reverse engineering di una corda non ha molto senso, ed una creata artificialmente si può tollerare per produrre un’immagine 3D.

Una scansione difficile: come affrontarla
Il “pennello IMM” di ZBrush che consente di modellare corde

E questo è il risultato: dettagli ora accettabili (abbiamo comunque contenuto la risoluzione per non aumentare eccessivamente le dimensioni del file).

Una scansione difficile: come affrontarla
I dettagli hanno ora una buona qualità, e la linea di vita è molto realistica

Una scansione difficile: come affrontarla
Dettagli della maniglia di prua e del tappo di svuotamento

Ed ecco, finalmente, il modello intero finito.

Una scansione difficile: come affrontarla
Il modello finito

Bene. A breve pubblicheremo un video relativo a tutte le tecniche utilizzate per questa scansione difficile.
Poi, quando sarà finito l’isolamento, potremo anche andare a pesca.

Consulta anche il sito Artec 3D per tutte le informazioni sui prodotti ed altri interessanti case study.

Scegliere uno scanner 3D: come orientarsi?

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Scegliere uno scanner 3D non è facile come sembra. Per molti prodotti high-tech siamo abituati a navigare nel web alla ricerca di consigli, recensioni, “best price”, e la scelta finisce per convergere sul prodotto (e fornitore) che raccoglie i maggiori consensi.
Ma mentre con i prodotti high-tech generici (smartphone, videocamere, computer) abbiamo già da tempo acquisito dimestichezza e digerito i criteri di selezione, gli scanner 3D rappresentano tutt’ora per molti di noi uno “strumento esoterico che in qualche modo cattura la realtà“, dal quale spesso ci aspettiamo miracoli. Qualche scanner li fa, altri no.

L’importanza delle dimensioni del soggetto per scegliere uno scanner 3D

Scegliere uno scanner 3D: come orientarsi?
“Certo che non manchi nulla per una buona foto?”

La maggior parte dei clienti, nelle conversazioni preliminari durante le quali cerco di capire quali siano le loro esigenze, pensa che un singolo scanner risolva tutte le problematiche di scansione. Quando gli chiedo cosa debbono acquisire, emerge che le loro aspettative vanno dalla moneta al carro armato (in termini di dimensioni). E qui, la dolente nota. “Allora avete bisogno di due diversi scanner, o forse di tre” è la mia risposta. Già, una cosa è una lente di ingrandimento, un’altra un cannocchiale. Se debbo dipingere una porta, userò probabilmente un pennello di sette o otto centimetri. Ma per mettere lo smalto alle unghie quel pennello non va bene. Così come il pennello per lo smalto delle unghie non sarebbe l’ideale per verniciare la porta. Mentre per le fotocamere è possibile usare ottiche Zoom, per gli scanner si utilizzano ottiche fisse. Quindi – purtroppo – ciascuno scanner ha una precisa profondità di campo, ed è adatto ad acquisire oggetti da una certa misura ad un’altra. In casa Artec 3D, abbiamo ad esempio almeno quattro diverse categorie:

Micro – per oggetti piccoli, sino a 9×6 cm
Space Spider – per oggetti medio piccoli, sino a circa 30 cm.
EvaLeo – per oggetti medi, da 30 cm. alle dimensioni di un’auto
Ray – per oggetti grandi, da un’auto sino a svariate decine di metri

Per questi scanner, non varia soltanto la profondità di campo, ma anche la risoluzione (distanza tra un punto campionato e il successivo) e l’accuratezza (errore di posizione tra il uno specifico punto dell’oggetto e il corrispondente punto catturato dallo scanner).
Questo implica che – ad esempio – considerata la risoluzione dello scanner Micro (0,029 mm, ovvero circa 1200 punti per millimetro quadrato), se dovessimo acquisire un oggetto più grande di 6×9 cm le dimensioni del file ottenuto sarebbero ingestibili. Così come è vero che se volessimo acquisire il rilievo di un’impronta digitale con lo scanner Eva (risoluzione 0,5 mm., 9 punti in un mm2), la risoluzione sarebbe insufficiente per garantire un buon risultato.
Quindi, come scegliere uno scanner 3D riguardo al problema delle dimensioni? Non ci sono che due alternative; acquistare lo scanner più adatto per la maggior parte dei soggetti di scansione previsti, oppure acquistare più di uno scanner. Fortunatamente, alcune case (ad esempio Artec, prevedono considerevoli sconti quando si acquista un “Bundle” (due o più scanner diversi per coprire differenti esigenze

Scanner professionali o low cost?

Scegliere uno scanner 3D: come orientarsi?
Una simpatica (ed economica) soap box

“Se proprio si deve annegare, meglio annegare in acqua alta” diceva un mio vecchio amico. Il fatto è che molto spesso, gli scanner low cost finiscono per risultare del tutto inutili. Certo, contenere gli investimenti è una saggia politica. Ma soltanto se la soluzione che abbiamo individuato è una soluzione. Acquisteremmo, anche se a basso prezzo, una fotocamera che fa sempre foto sfocate? O un cacciavite che si piega anziché svitare le viti? Indosseremmo, anche se regalati, un paio di occhiali con i quali non riusciamo a vedere bene? Nel caso degli scanner, questo è il problema. La tecnologia di scansione è complessa, molto complessa, e anche a causa della ridotta diffusione di questi dispositivi, non si riesce a produrre un prodotto contemporaneamente economico e valido. Insomma, piuttosto che – per risparmiare ad ogni costo – scegliere uno scanner 3D economico che poi risulta inutilizzabile, meglio non comprare nulla. Il risparmio è maggiore.
Comunque, provare per credere. La cosa migliore è provare di persona, durante una dimostrazione – i modelli “candidati”, possibilmente con un oggetto campione che rappresenta la tipologia media degli oggetti che vorremmo scansionare. Un fornitore serio ci consentirà senz’altro di farlo.

Scegliere uno scanner 3D – le diverse tipologie

I famigerati “All-in-One”

Scegliere uno scanner 3D: come orientarsi?
Pubblicità di un accessorio per trasformare il trapano in una sega del 1975

Andiamo per esclusione. Da evitare – come la peste (o il Corona Virus) gli “oggetti ibridi”. Si è periodicamente assistito a roboanti annunci di strumenti “All-in-One” che dovrebbero sulla carta risolvere tutti i nostri problemi, es. la “Stampante 3D/Scanner/Fresatrice/Incisore laser”. Basta leggere i commenti e le recensioni dei malcapitati acquirenti di queste diavolerie per rendersi conto che tali soluzioni non funzionano bene neppure in una singola funzione tra quelle magnificate. Del resto non ci vuole molto a capire che un dispositivo soggetto a variazioni di temperatura, vibrazioni, produzioni di polveri e fumi sia ben poco adatto ad applicazioni che richiedono una precisione ottica micrometrica. Se prima avevo detto che comunque con una prova pratica ci si può fare un’idea se un dispositivo va bene o meno per noi, in questo caso suggerisco direttamente di saltare la prova. Se vogliamo fare scansioni, dovremo scegliere uno scanner 3D, non un “mai più senza”.

Scanner su tripode

scegliere uno scanner 3D: il treppiede è comodo?
Una macchina fotografica a lastre dell’800

Dipende. In alcuni casi – ad esempio gli scanner Laser Long Range, una collocazione statica è indispensabile. Negli altri casi, è decisamente scomoda. Per acquisire un intero modello 3D, dovremo “riprenderlo” da tutte le angolazioni possibili: un treppiede, basti pensare alla ripresa dall’alto, è scomodo, e in alcuni casi (pensiamo ad una statua collocata non distante da un muro) rappresenta un ostacolo insormontabile.
Questa tipologia di scanner (parlando di quelli a luce strutturata) presenta generalmente una ulteriore scomodità. La necessità di “calibrare” lo scanner prima del suo utilizzo, con una tabella di calibrazione che deve essere collocata ad una certa distanza. Rieseguire questo processo di calibrazione ad ogni spostamento è tedioso, fa perdere tempo e rischia, per la diversa accuratezza con la quale le calibrazioni vengono effettuate, di compromettere l’accuratezza di scansione. C’è tuttavia una deroga alle limitazioni degli scanner a luce strutturata statici, e circostanze nelle quali scegliere uno scanner 3D su treppiede potrebbe funzionare. Se debbo acquisire oggetti medio-piccoli, tra di loro topologicamente simili e della stessa dimensione, posso collocare stabilmente lo scanner e una tavola rotante; in questo caso l’operazione di scansione risulterà in qualche modo “automatizzata”. Insomma, questa tipologia di scanner è poco flessibile nell’utilizzo, e più adatta ad applicazioni in studio, dove è possibile predisporre un “set” fisso, adatto ad una specifica tipologia di oggetti.

Gli scanner Hand Held

Scegliere uno scanner 3D: la praticità degli scanner hand held
Lo scanner Hand held Space Spider

Non c’è molto da dire. La differenza, in termini di praticità di utilizzo, è quella tra una fotocamera compatta ed una macchina a lastre come quelle usate nell’800. Posso utilizzare questi scanner pressoché dove voglio, generalmente anche con un computer portatile od un tablet, alimentando sia il computer sia lo scanner a batteria quando non è presente l’alimentazione di rete. I gradi di libertà che il movimento della spalla, del braccio e della mano consentono mi permettono di seguire l’andamento delle superfici del modello con l’angolazione ottimale dello scanner, a tutto vantaggio della qualità e accuratezza della scansione. Generalmente questi scanner non richiedono calibrazione, e consentono un feedback in tempo reale dei risultati ottenuti. Queste caratteristiche di immediatezza li rendono ideali per tutte quelle applicazioni nelle quali è impossibile o non conveniente ripetere la scansione in caso di problemi. Gli scanner a brandeggio manuale risultano di conseguenza lo strumento da preferire quando le nostre esigenze richiedono flessibilità. Scegliere uno scanner 3D Hand held significa essere pronti ad affrontare le più svariate esigenze di scansione.

Il “Non Plus Ultra”

Scegliere uno scanner 3D: Artec Leo è il massimo della flessibilità
Lo scanner Hand held Artec Leo

Per il momento unico nel panorama degli “Hand held”, Artec Leo è lo scanner 3D che integra al suo interno tutte le funzionalità di scansione e data processing. E’ dotato di un display LCD orientabile che permette di controllare i risultati direttamente sullo scanner in tempo reale. Di una sofisticata elettronica da 1 Teraflops e 256 Cuda in grado di processare sino a 80 immagini 3D al secondo. Di un hard disk SSD che può contenere centinaia di progetti diversi. Di una batteria ricaricabile e sostituibile che può durare un giorno. Di un sistema di comunicazione WiFi, Ethernet e scheda SD per trasferire i dati ad un computer per successive elaborazioni. Di un giroscopio con 9 gradi di libertà, e molte altre funzionalità.
Si, come dicevamo all’inizio, uno strumento esoterico che cattura la realtà.

La ricetta di Artec 3D

Anche Artec 3D, da sempre attenta a fornire agli utenti tutte le informazioni necessarie agli utenti, ha preparato con il suo learning center una interessante guida per la scelta dello scanner 3D, particolarmente approfondita rispetto ai parametri da considerare e ai criteri chiave:

Artec – Come scegliere uno scanner 3D

Artec 3D Scanners
Are manufactured by Artec 3D Europe Sàrl

Artec Eva Lite

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Uno scanner professionale economico e aggiornabile

Eva Lite è la versione economica del più popolare scanner Artec Eva. Presenta le stesse specifiche di accuratezza, ma con funzionalità ridotte.
Cattura infatti soltanto i dati geometrici del modello. Può venire quindi utilizzato con vantaggio per quelle applicazioni per le quali non è necessario ottenere anche le texture.
Eva Lite rappresenta quindi una soluzione ideale e poco costosa per applicazioni medicali per le quali è disponibile un budget limitato.
Considerando che non vengono catturati i colori, la quantità di dati acquisiti è significativamente inferiore rispetto all’Eva, e può quindi venire utilizzato con computer di limitata potenza, e quindi anche essi meno costosi.

Per le scuole, università e centri di ricerca che intendono accedere a strumenti di elevata qualità, Eva Lite viene offerto a condizioni particolarmente vantaggiose, con 20 licenze Artec Studio in omaggio con due anni di aggiornamenti, e garanzia prolungata a due anni.

Artec Eva 3D object scanner

Oltre a godere di aggiornamenti hardware che ne enfatizzano le prestazioni, lo scanner Eva Lite viene continuamente rinnovato attraverso più potenti e facili da usare versioni del software di acquisizione Artec Studio, insieme al quale costituisce una imbattibile soluzione per la scansione hand-held.

Artec EVA Lite può essere comunque aggiornato in seguito alla versione EVA.

Prezzo:

  • Artec EVA Lite: 6.700€ + IVA

Artec 3D Scanners

are manufactured by Artec Europe Sàrl

Prova Artec 3D Micro

Pietro Meloni Stampa 3D

 

 

3D Craft, che gestisce un blog di stampa e scansione 3D, ci aveva recentemente richiesto un’intervista, e la possibilità di effettuare in quel contesto una “prova su strada” del nuovo scanner desktop Artec 3D Micro.
Per quella occasione, è stato realizzato da 3D Craft un oggetto particolarmente complesso (stampato in 3D), per scoprire i limiti dello scanner con una sfida difficile.
Il video che è stato ricavato dall’intervista illustra tutte le fasi del processo, sia relativamente alla scansione vera e propria, sia al successivo post-processing dei dati con Artec Studio.
Orientato alla scansione di piccoli oggetti caratterizzati da fini e complessi dettagli, lo scanner automatico Artec Micro offre una risoluzione di 0,029 mm. ed un’accuratezza sino a 10 micron. Queste eccezionali prestazioni lo rendono ideale per applicazioni di controllo qualità e reverse engineering.
Il funzionamento totalmente automatico, e la possibilità di programmare percorsi di scansione ad hoc consentono di minimizzare i tempi di acquisizione. Questo consente, anche ad operatori privi di specifiche competenze professionali, la possibilità di archiviare dati 3D e catalogare rapidamente grandi volumi di reperti con caratteristiche simili.

Artec Micro
Lo scanner desktop Artec Micro

Artec 3D Scanners
Is a registred trademark of Artec Europe Sàrl

ZBrush 2021 tutte le novità

Pietro Meloni Stampa 3D, ZBrush

 

ZBrush 2021 amplia ulteriormente la flessibilità dei suoi strumenti di scultura, con una impressionate serie di aggiunte al suo tradizionale (e pluripremiato) elenco di utensili. La libreria si è arricchita con gli inediti pennelli XTractor, HistoryRecall e DecoCurve. In aggiunta, è possibile limitare i tratti dello strumento solo ai gesti in avanti, con il nuovo modificatore No Back & Forth. Estese anche le potenzialità della funzione MorphUV, che consente di visualizzare un layout UV sviluppato sul piano di un modello direttamente all’interno di ZBrush. Sculpt & Paint in Morph UV permettono di scolpire e dipingere sulla versione 2D del modello sviluppato, e tutte le modifiche apportate vengono trasferite al modello 3D.

 

Per un elenco esaustivo delle nuove funzionalità di ZBrush 2021, consultare il presente video:


 

Morph UV: Sculpt & Paint


ZBrush 2021, con l’integrazione del potente Morph UV, permette di utilizzare l’approccio PolyPaint sullo sviluppo delle UV di un modello. Applicare lunghi tratti continui su una mesh, un’operazione difficoltosa, appare ora estremamente semplice. Un calzante esempio può essere la necessità di tracciare una cucitura su un vestito, che parta dalla vita e arrivi, passando attraverso l’ascella, al polso di un personaggio. Oppure, applicare un motivo decorativo su una mesh, che risulterebbe proibitivo su una mesh 3D. Tutti quei casi nei quali è apparso arduo accedere ad aree recondite di una scultura sono ormai un ricordo. Sculpt & Paint in Morph UV risolvono il problema.

I pennelli X-Tractor

I tre nuovi pennelli X-Tractor introdotti in ZBrush 2021 estraggono i particolari di una mesh in alfa e texture, che possono venire successivamente utilizzati. E sufficiente tracciare con i pennelli su una regione di una mesh, per catturarne i dettagli, che possono venire replicati in altre aree della stessa mesh o reimpiegati in futuro.

History Recall

Nel corso di una complessa scultura, può capitare spesso di voler annullare una parte degli interventi, senza perdere tutte le altre modifiche apportate al modello. Questo potente strumento si avvale della cronologia degli annullamenti, ma è in grado di limitarne l’azione all’area nella quale il pennello viene utilizzato. E’ possibile utilizzare l’History Recall in senso inverso, ad esempio ripetendo certe azioni in una diversa regione del modello, anche nel caso in cui le topologie appaiono differenti.

ZBrush 2021 per la stampa 3D

Sempre più frequentemente, ZBrush viene impiegato per la realizzazione di personaggi successivamente stampati in 3D. Con la versione 2021, il programma si arricchisce di una serie di nuove funzionalità che consentono di tener conto delle esigenze di questa tecnologia, e facilitano la preparazione di modelli di alta qualità e privi di difetti, pronti per la stampa. Le nuove funzioni di analis mesh includono: Wall Thickness, per la gestione dello spessore pareti, Real-Time Draft Analysis, per la visualizzazione delle aree in sottosquadro, e Surface Area calculations per i calcoli dimensionali di area. Ora sviluppare un modello per la produzione è ancora più semplice.

Nel video, un esempio di utilizzo della funzione Wall Thickness per verificare che sia presente uno spessore di pareti sufficiente in tutte le aree del modello. E’ sufficiente impostare uno spessore minimo e massimo, e confermare. Sul modello, una mappa di colori evidenzierà le criticità, consentendo all’artista di apportare le necessarie modifiche. I modelli, realizzabili con stampanti 3D o sistemi SRP, acquisiranno una robustezza ottimale con la giusta quantità di materiale.

Le nuove opzioni From Draft e Real-Time From Draft permettono di preparare in modo veloce ed efficiente il modello per diverse esigenze di manifattura, come la realizzazione di stampi a due valve o la stampa 3D. E’ possibile utilizzare il piano camera per impostare la direzione di riferimento, e quindi effettuare interventi in tempo reale per garantire angoli di sformo compatibili con la tecnologia produttiva scelta. Questa analisi può anche essere impiegata con PolyPaint o maschere per opzioni aggiuntive, come la possibilità di salvare il risultato come mappa di texture.
I nuovi strumenti per il calcolo dell’area di superfici e volume rappresentano inoltre preziose risorse per preventivare i costi di realizzazione dei modelli. Con la pressione di un solo pulsante, ZBrush 2020 può fornire l’area, il volume, le dimensioni del parallelepipedo di contenimento e verificare che il modello sia perfettamente chiuso.

CamSilhouette e Cam View

La nuova funzionalità CAM View permette di conoscere l’orientamento del modello in rapporto agli assi globali, ed offre una immediata comprensione dello spazio XYZ e una più comoda navigazione con un clic. E’ possibile passare istantaneamente dalla vista frontale a quella posteriore, o da quella destra a quella sinistra facendo un clic sull’icona con CamView. L’utente può creare anche CamView personalizzate, e condividerle con altri utenti.

Talvolta, è necessario esaminare il modello da una prospettiva diversa, per fare in modo

Regolazioni del colore

Nella nuova versione è finalmente possibile intervenire globalmente su una combinazione di colori applicata ad un modello. Sia che sia stato colorato con texture o con PolyPaint, è possibile rapidamente modificare tonalità, intensità, contrasto, gamma e tinta con i nuovi controlli Texture Adjust by Color e PolyPaint Adjust by Color.

Move infinite depth

Il cursore può essere alterato per creare dettagli su qualsiasi superficie in linea con esso. Ad esempio, si può aggiungere una muscolatura alle zampe frontali e posteriori di un cavallo, oppure muovere diversi vertici appartenenti a mesh multiple senza dover utilizzare una maschera. L’opzioni infinite depth può essere applicata a molti pennelli.

Zeezoo

Per realizzare un buon modello, la scelta di una postura realistica è determinante. Gesto, peso, bilanciamento, ritmo sono le chiavi di un buon lavoro artistico.

ZBrush 2021 offre il supporto di mannequin, costruite con armature ZSphere, per semplificare la costruzione di una postura corretta. Le interazioni con queste armature permettono di esplorare velocemente diverse alternative di composizione. Le mannequin possono facilmente venire modificate per adattarsi a diversi personaggi o creature. E’ possibile realizzare una scena complessa con appena pochi clic. I progetti di esempio o gli animali Zoo inclusi con ZBrush 2020 permettono di scegliere in poco tempo la posa ideale per modelli che contengono personaggi singoli o multipli.

ZeeZoo ZBrush 2020
E’ facile realizzare modelli di animali e personaggi con le mannequin incluse

Pennello Deco curve

Il pennello classico Deco brush 2.5D è ora disponibile nella versione 3D. Texture e Alfa possono ora essere applicati su una curva.

ZBrush 2021 tutte le novità