Il prototipo del Polysher, progettato da Julia Truchsess per Polymaker e stampato con Raise3D

Pietro Meloni Stampa 3D

L’azienda Polymaker, specializzata nella produzione di filamenti per stampanti FDM, debutta nell’hardware con un interessante dispositivo per il postprocessing automatico delle stampe, Polysher.

“Per le stampanti basate sull’estrusione di filamenti, la modesta qualità delle superfici ottenibili rappresenta il principale svantaggio, che separa i prodotti ottenuti attraverso la stampa 3D da quelli realizzati con tecniche di produzione convenzionali”, dice Xiaofan Luo, presidente di Polymaker. “Il nostro obiettivo è superare questo limite, portando la stampa 3D ad un livello qualitativo che consenta di realizzare prodotti con le caratteristiche estetiche dei prodotti definitivi, non soltanto prototipi”.

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Polysher sfrutta le caratteristiche di Polysmooth, un filamento con proprietà e semplicità di stampa pressoché identiche a quelle del PLA.
Questo materiale può essere levigato con comune alcool isopropilico o etanolo. Il componente chiave di Polysher è un nebulizzatore, che consiste di una sottile membrana con centinaia di piccoli fori (< 10 micron) collegata ad un attuatore piezoelettrico. Quando viene attivato, il nebulizzatore genera un fine aerosol di microgocce di alcool, nella camera stagna del Polysher. Queste microgocce creano un film sulla superficie del modello 3D, levigandolo ed unendo il layer per creare una superficie lucida senza strati visibili. Al termine della levigatura, il sistema di asciugatura dissipa la nebbia alcolica e il modello è pronto.
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“Pensiamo che ciascun utilizzatore delle stampanti 3D, da progettisti a ingegneri, a semplici makers, possa trarre vantaggio da questa tecnologia, potente, versatile, sicura e semplice da usare”, commenta Aaron Jennings, Design e Communications Manager di Polymaker.

Lo sviluppo del progetto è stato affidato alla Pragmatic Designs, Inc. e alla Gyre9, LLC, due aziende Americane specializzate nel design di prodotto, per realizzare uno strumento facile da usare e durevole. La produzione è stata affidata a Mascon.

“E’ stato molto eccitante lavorare con Polymaker per creare Polysher,” dice Julia Truchsess, Presidente della Pragmatic Designs, Inc., “sono io stessa un’entusiasta della stampa 3D, e mi sono immediatamente appassionata a questo progetto, quando Polymaker me lo ha presentato, oltre un anno fa. E’ stata un’importante sfida, e sono veramente lieta di aver partecipato allo sviluppo di questo prodotto.”

Ed ecco, in basso, il prototipo di Polysher che Julia ha realizzato con una stampante Raise3D N2.

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L’utilizzo della Raise 3D N2 ha consentito a Julia di ridurre notevolmente i costi di prototipazione rispetto all’impiego di stampe realizzate con sistemi SLS, pur garantendo una qualità elevata del prototipo.

 

 

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