Volevo da tempo provare una matassa di PolyWood, ma non riuscivo a trovare un soggetto adatto.
PolyWood è un filamento mimico Polymaker che ricorda il legno per peso, sensazione tattile, colore e tipo di superficie. Ci sono diversi filamenti 3D per rappresentare oggetti in legno: ma questo è del tutto particolare, per un semplice motivo: nella formula, il legno vero e proprio è totalmente assente.
Si tratta di una scelta precisa: la polvere di legno, miscelata ad un qualsiasi supporto termoplastico (in genere, si tratta di PLA) tende frequentemente a creare fastidiosi intasamenti dell’estrusore. In più, a causa della diversa granulometria delle particelle di legno, altrettanto spesso la finitura risulta piuttosto scadente.
Tornando alla prova che volevo fare, non sono riuscito appunto a reperire alcun modello abbastanza simpatico da realizzare, nei vari repository presenti in internet.
Poi mi è capitata tra le mani una vecchia pialla, appartenuta a mio padre, e mi è sembrato doveroso far almeno un piccolo omaggio a chi, anche con le sue abili mani mi ha insegnato tante cose.

La pialla originale
Così ho modellato i vari pezzi della pialla in Rhinoceros. L’ho realizzata più corta, perché il campione di materiale era molto piccolo. Avrei voluto conferire al modello lo stesso aspetto “invecchiato” dell’originale, quindi ho importato la mesh realizzata con Rhinceros in Z-Brush, per aggiungere dei segni del tempo.

Pialla modellata in Rhinoceros
Sfortunatamente, riducendo la scala diventa praticamente impossibile riprodurre con uno spessore layer ragionevole i minuscoli dettagli della venatura. Nella parte superiore del modellino si notano strati che in “digitale” apparivano smussati, ma stampati con uno spessore strato di 0,15 mm. divengono delle sottili strisce di materiale.

La pialla stampata in PolyWood
Poco male. Il modellino è comunque molto carino, e il PolyWood – molto facile da stampare – presenta nelle pareti verticali una finitura davvero elevata, senza alcuna traccia di layer.
Il modello è stato stampato con una Cetus Extended, che continua a sorprendermi per la semplicità d’uso e qualità di stampa.
Bene. Adesso posso mettere via la pialla padre e la pialla figlio, e possono farsi compagnia.