La stampa 3D FDM, anche eseguita con stampanti professionali, evidenzia sempre la struttura a strati: Polysher, un dispositivo progettato da Julia Truchsess per PolyMaker, elimina questo fastidioso artefatto.

Alcune stampe levigate con Polysher
Gli antiestetici “layer” rivelano impietosamente la provenienza (da stampe 3D) degli oggetti creati. Per quanto lo spessore possa venire ridotto – alcune stampanti riescono a raggiungere i 10 micron – ad un occhio attento gli strati risultano comunque visibili. E tutto sommato, ridurre lo spessore layer, se da un lato migliora la qualità, dall’altro allunga i tempi di produzione, sino a limiti francamente poco accettabili. Se per stampare una statuetta da 10 cm con layer 0,20 sono necessarie 5 ore, con un layer 0,010 ce ne vogliono 100. Circa quattro giorni, se tutto va bene.
Carta vetrata? E’ un processo difficile. Richiede una grande manualità. Non tutte le zone sono carteggiabili. Il colore delle superfici diventa biancastro. Per un buon lavoro, è necessario ripetere l’operazione con diverse densità di grana: 400-800-1200-2000. Tempi biblici.
Vapori di acetone? Comportano parecchi rischi. Sono tossici, facilmente infiammabili. Esplosivi, in alcune circostanze. Ed è molto difficile regolare il grado di levigatura. Spesso si supera il punto critico, e i dettagli del modello vengono “slavati” dal processo, talvolta sino a rendere del tutto inintelligibili i particolari. Insomma, la levigatura di un modello, soprattutto se complesso, è un’operazione piuttosto complicata. Soprattutto chi utilizza stampanti di qualità modesta, o filamenti economici con un calibro irregolare, è destinato, a meno di non ricorrere ad un lungo e noioso procedimento manuale di rifinitura, ad ottenere modelli esteticamente poco accettabili. O meglio, era destinato. Sino all’avvento di Polysher.
Come funziona Polysher
L’apparecchio, progettato da Julia Truchsess, ingegnere Americano ben noto ai professionisti e agli appassionati di stampa 3D per i diversi dispositivi che ha realizzato, è una “scatola di rifinitura” che funziona in modo totalmente automatico. Si apre premendo un pulsante, il modello viene poggiato su una particolare piastra con una serie di piccoli coni, e attraverso uno speciale filtro viene nebulizzato alcool isopropilico ridotto a microparticelle. L’alcool reagisce con il materiale di costruzione – gli speciali filamenti Polysmooth per il tempo programmato. Al termine, aprendo di nuovo l’apparecchio, il modello risulta perfettamente levigato.
Indispensabile per i service di stampa, che possono sensibilmente migliorare la qualità estetica dei modelli realizzati sottoponendoli ad un trattamento totalmente automatico, Polysher è la soluzione ideale anche per studi di Industrial Design che debbano realizzare prototipi di oggetti stampati ad iniezione, e per gli appassionati evoluti che puntano ad una perfetta qualità.
Polysher è disponibile nel nostro eShop.