Ridurre il tempo di stampa è un’esigenza particolarmente sentita nel caso di grandi modelli. Si cerca quindi di fare del tutto, di utilizzare qualsiasi accorgimento per evitare sessioni bibliche. Sessioni nelle quali il rischio che qualcosa vada storto si moltiplica, come si moltiplicano i rischi di warping, crepe e tutti gli altri difetti che – indipendentemente dal tempo affliggono i grandi modelli.
In particolare, è pesante la necessità di generare infiniti riempimenti anche dove non ce ne sarebbe bisogno; se potessimo limitarli alle zone in cui sono indispensabili, si risparmierebbe parecchio.
Con alcuni slicer, aggiornati alle versioni più recenti, questo è possibile. Nel caso specifico, affrontiamo il problema con IdeaMaker, il semplice e potente slicer Raise3D.
Analisi del modello
Alcuni soggetti più di altri si prestano a questo tipo di approccio. Nel caso specifico, il gatto funerario rappresentato in questa immagine:
Analizziamolo insieme, con l’aiuto di IdeaMaker. Una volta caricato il modello, e definite le dimensioni necessarie con l’aiuto dello strumento Scale, possiamo usare lo strumento Model–>Cross Section per scorrere le diverse sezioni lungo l’asse Z:
Esplorando le sezioni, l’intero corpo dell’animale, a parte alcune ardite superfici pressoché piane della sommità del cranio, sembra poter essere stampato senza sostegni interni (infill). Nel piedistallo tuttavia è evidente che il piano superiore, perfettamente piatto, ha invece bisogno di venire supportato. In caso contrario, il “soffitto” del piedistallo verrebbe inesorabilmente stampato nel vuoto, con immaginabili conseguenze.
Siamo obbligati a prevedere un riempimento, anche minimo. Vediamo cosa accade ipotizzando un 10% di infill:
E’ dura. Quarantasei ore di stampa, e circa 600 grammi di filamento. Immaginiamo (a scopo esemplificativo) che per questo modello non occorra una grande resistenza meccanica, e che vada consegnato entro un tempo massimo di un giorno e mezzo.
La soluzione IdeaMaker
L’unica possibilità è ridurre, o meglio eliminare il riempimento dove non serve. Con IdeaMaker (gratuito e utilizzabile con qualsiasi stampante GCode), è possibile risolvere il rebus. Per prima cosa, suddividiamo il modello nelle due zone che vanno “trattate” diversamente: il piedistallo e il gatto vero e proprio.
Per far questo, è possibile utilizzare il comando Model–>Cutting plane. Collocando il piano di taglio immediatamente sopra il piedistallo, alla base del gatto, è possibile suddividere in due il modello. Successivamente, la corretta topologia delle due parti ottenute può essere ripristinata con il comando Repair.
Con questa operazione otterremo due distinti modelli (chiusi): il piedistallo e il gatto vero e proprio. La posizione relativa rimane identica. IdeaMaker ci consente di trattare i due modelli con parametri diversi, e conseguentemente di ridurre il tempo di stampa in modo significativo.
Come impostare diversi parametri per ridurre il tempo di stampa
In Idea Maker, possiamo partire da un template di partenza, con parametri (materiale, temperatura, velocità etc.) adeguati alle nostre esigenze.
Dopo aver modificato la percentuale di infill portandola a zero, rinominiamo il template.
A questo punto, assegnando ai due modelli due diversi “Setting Groups”, nella scheda Per-Group-Settings potremo aggiungere i parametri relativi all’infill. Al primo modello (piedistallo) verrà assegnato l’infill 10%, mentre al secondo modello (gatto) verrà assegnato l’infill 0%.
Calcolando il GCode, i tempi risulteranno sensibilmente diversi:
La base verrà sostenuta con un infill 10%, mentre il gatto risulterà internamente vuoto. Verrà inoltre utilizzata circa la metà del materiale che in origine era necessario.

La base verrà stampata con un infill 10%

Il gatto verrà stampato vuoto, con infill 0%.